Alimentazione monofagica: non ne basta mai uno solo!

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Una dieta monofagica, che prevede un solo tipo di alimento, non è mai la scelta corretta per la salute

Quante volte, mangiando un piatto particolarmente buono, avrai pensato “Potrei mangiare solo questo per tutta la vita” ? Ecco, non è affatto un’ottima idea, anche se sicuramente le papille gustative verrebbero soddisfatte! Assumere un unico alimento, un unico piatto o comunque alimenti appartenenti a un unico gruppo alimentare viene definito alimentazione monofagica e porta con sé un rischio per la salute da non sottovalutare. Dopotutto, è la stessa storia della nostra penisola a ricordarcelo!

Cos’è l’alimentazione monofagica?

La definizione di alimentazione monofagica è spesso suscettibile di sfumature e trasformata passando da voce in voce, oltre che da situazione a situazione. In generale, possiamo definirla come un’alimentazione non corretta, che nel suo complesso e nel lungo periodo si basa esclusivamente su uno o pochi alimenti, tutti simili fra di loro. E’ un po’ come se per mesi e mesi mangiassi esclusivamente pasta in bianco, oppure soltanto pane in cassetta.

Alimentazione monofagica: non ne basta mai uno solo!

La dieta monofagica è utile al nostro organismo?

Decisamente no. Chiaramente un’alimentazione di questo tipo non è sostenibile, né per la fisiologia dell’organismo né per la propria soddisfazione a tavola. Dato che non esiste un alimento “perfetto”, che dona tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno o nelle giuste proporzioni, non è possibile assumere sempre lo stesso alimento e pretendere di stare bene fisicamente.

Continuando ad assumere una sola classe di alimenti si genera un deficit, una mancanza di uno o più nutrienti, che va a intaccare il funzionamento di tutti gli organi. E’ un vero e proprio caso di malnutrizione: anche se mangiamo fino a riempirci lo stomaco, non ci nutriamo davvero. Ed è la storia del nostro territorio a ricordarcelo!

Pellagra in Val Padana e alimentazione monofagica

In un passato non troppo lontano della nostra penisola, a partire dal 1700 ma fino al secondo dopoguerra, gli abitanti della Pianura Padana furono colpiti da una strana malattia caratterizzata da dermatite, diarrea e demenza. Si trattava di pellagra, una malattia che sopraggiunge quando il corpo non assume abbastanza Vitamina B3 (o Vitamina PP o niacina). La causa rimase dubbia per parecchi secoli, ma oggi ne abbiamo la conferma: era colpa dell’alimentazione.

Per tutto quel periodo, infatti, nel nord Italia si diffuse lo sviluppo del mais e dei suoi derivati, prima fra tutti la polenta. Questo prodotto della farina di mais era più che un’aggiunta all’alimentazione: era spesso l’unico alimento che la popolazione, in ristrettezze economiche, poteva permettersi. Purtroppo, però, il mais contiene Vitamina B3 ma in una forma non disponibile – a meno che non venga cucinato come nella ricetta delle tortillas messicane. Ciò generò una vera e propria epidemia, che si risolse soltanto con il miglioramento delle condizioni economiche della popolazione e un’alimentazione sempre più equilibrata.

Alimentazione monofagica: non ne basta mai uno solo!

Obiettivo: bilanciare i nutrienti nel nostro piatto!

Risulta ora chiaro come non bisogna fare affidamento solo ed esclusivamente su un alimento o una classe di alimenti, così come è sbagliato demonizzarne alcuni per chissà che diceria. E’ importante assumere tutti i nutrienti e tutte le classi di alimenti. Nel caso non riuscissi a organizzare correttamente i tuoi pasti, oppure il tuo stile di vita non te lo permette, puoi sempre puntare all’integrazione di specifiche vitamine, sempre seguito dal tuo professionista sanitario di fiducia.

Impariamo dai nostri sbagli: scegliamo un’alimentazione varia!

La storia del nostro Paese ci insegna che assumere pochi alimenti e non far variare mai i piatti sulla nostra tavola può portare a risultati deleteri per la salute. E’ importante allora imparare a evitare un’alimentazione monofagica per mantenere il proprio corpo in salute. Questo non significa che se per un giorno abbiamo un’emergenza e possiamo mangiare solo riso in bianco, non lo dobbiamo fare. Ma è importante riconoscere la propria situazione ed evitare che ciò continui nel lungo periodo. L’alimentazione varia ed equilibrata, non solo in termini di alimenti ma soprattutto di nutrienti, è sempre l’obiettivo a cui aspirare quando ci sediamo a tavola!

Fonti e Approfondimenti

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