Assumere sale è superfluo, ma non ne possiamo fare a meno!

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L’eccesso di sale può generare problemi alla nostra salute, soprattutto nel caso di pressione arteriosa alta. Possiamo in qualche modo farne a meno?

La nutrizione è legata a doppio filo col gusto personale, facendo sì che la maggior parte delle cose che mangiamo ci soddisfino anche a livello sensoriale. Fra i sapori più ricercati c’è sicuramente il salato: ognuno di noi ha un piatto salato che preferisce e di certo il languorino di fronte a delle patatine fritte almeno una volta gli è venuto. Il sale ha però due facce contrapposte: da un lato è essenziale per la corretta attività di alcuni meccanismi fisiologici, dall’altro può spostare gli equilibri verso problematiche importanti, come l’alta pressione sanguigna. Assumere sale è allora tanto importante quanto pericoloso: esiste un modo per non farci del male senza rinunciare al gusto?

Assumere sale è superfluo, ma non ne possiamo fare a meno!

Il sale nella cultura italiana: indispensabile condimento!

Nella cultura del cibo tipicamente italiana la presenza del sale è molto maggiore che in altri Paesi. Il motivo è principalmente legato all’ambiente che storicamente ci ha circondato: siamo infatti in un territorio per tre quarti circondato dal mare e le saline sono diffuse su ogni costa nazionale. Soprattutto al Sud l’utilizzo del sale si riscontra maggiormente proprio per la maggiore diffusione delle saline e la conseguente maggiore disponibilità sia come insaporitore sia come conservante alimentare. Anche se meno diffuso, come nel caso del pane, il sale da cucina rimane un elemento presente praticamente in ogni ricetta anche al Nord del paese.

Perché il sale ci piace tanto?

Il sale più comunemente utilizzato nelle nostre cucine è costituito da due soli atomi: il Sodio e il Cloro. Proprio il Sodio è la causa del sapore, delle attività fisiologiche e delle controindicazioni del sale. Innanzitutto, la capacità della nostra lingua di riconoscere il Sodio permette di identificare il sapore salato. Senza sodio, il sale non saprebbe di sale: infatti i Sali iposodici tipici delle dietoterapie per le persone che soffrono di alta pressione o di problemi ai reni, quasi non sembrano essere dei veri esaltatori del gusto come l’originale.

Proprio la capacità del sodio di legare sui recettori della lingua ha dimostrato di inviare sensazioni di benessere al cervello, quelle stesse sensazioni che proviamo in un momento di pace, o dopo una soddisfacente sessione di esercizio fisico. Assumere sale, allora, ci piace perché ci fa provare benessere e, inconsciamente, il cervello ne vuole sempre di più!

Cosa comporta nell’organismo l’assunzione di sale?

Una volta nel nostro corpo, il Sodio serve in numerose reazioni: aiuta il glucosio ad essere assorbito dentro le cellule, aiuta la contrazione muscolare, serve per l’invio corretto di informazioni tramite i neuroni. Questa grande diffusione lo rende anche pericoloso se preso in eccesso: troppo sodio significa neuroni ipereccitati, contrazione muscolare prolungata e scarsa capacità delle cellule di comunicare l’una con l’altra. Si tratta di un equilibrio delicato, che deve essere tenuto sotto controllo per non rischiare complicazioni.

Per evitare eccessi, il nostro organismo ha un sistema di filtraggio che ha sede nel rene. Il sodio in eccesso viene estratto dal sangue ed escreto con l’urina. Se però il rene funziona male, per un’altra patologia o più comunemente per colpa dell’età, è bene evitare l’eccesso di sodio perché porterebbe a un sovraccarico dell’organo e quindi a complicazioni.

Assumere sale è superfluo, ma non ne possiamo fare a meno!

Assumere sale e rimanere in salute: si può?

I vari mezzi d’informazione che ci bombardano ogni giorno non hanno certo evitato di parlare del sale come possibile pericolo per la salute del nostro organismo. La correlazione che possiamo fare è legata al fatto che l’eccesso di sale presente nel sangue è un vero e proprio fattore di rischio per malattie come l’ipertensione arteriosa dato che troppo sodio richiama acqua nel sangue e fa aumentare la pressione. Ma anche alcune nefropatie: tanto sodio significa tanto lavoro da fare per il rene, che arrivato a un certo punto non ce la fa più e si infiamma.

Se soffri di una patologia specifica, il medico ti avrà già indirizzato verso prodotti senza o a ridotto contenuto di sale, oppure ti avrà proprio prescritto l’utilizzo di sale iposodico al posto del normale sale da cucina. Se, invece, sei in salute è sbagliato dire che per te il sale possa essere un pericolo: lo è, semmai, l’eccesso nei cui confronti puoi prendere provvedimenti semplicemente stando attento a cosa metti sul piatto.

Evitare di assumere sale è la soluzione?

No, il sale è necessario per l’organismo e perciò non deve essere eliminato. In più, è ormai così tanto radicato nella nostra cultura che è praticamente impossibile farne a meno. Possiamo però evitare il sale in eccesso e aggiunto, limitandoci ad assumere quello già presente dentro le materie prime. È anche importante provare a sostituire il sale – troppo spesso usato solo come insaporitore – dove possibile con altre spezie. L’utilizzo dei vari pepe, cumino, curcuma, paprika, rosmarino, salvia e chi più ne ha più ne metta, permette infatti di insaporire e rendere gradevoli molti piatti, almeno al pari del sale.

Un ottima pratica da cominciare a fare fin da subito, in più, riguarda i prodotti preconfezionati. Calcolando che conviene sempre evitare il cibo prefatto e inscatolato, cerca di lavare e risciacquare ciò che compri, così da eliminare il sale che viene utilizzato come conservante e per mantenere intatti gli alimenti. Hai presente i legumi precotti, in lattina o in vetro? Ecco, sono conservati sotto sale: sciacquali per bene prima di utilizzarli nelle tue ricette!

Il sale da cucina non è un tuo nemico: come sempre, è la quantità a fare la differenza!

È chiaro quindi che assumere sale non è il male assoluto e non è una pratica da abolire. In cucina è ormai impossibile eliminarlo del tutto visto il largo utilizzo che ne facciamo. Se però impariamo a ridurlo e sostituirlo con nuovi sapori, sarò più facile prevenire possibili danni all’organismo.

Fonti e Approfondimenti

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