La composizione del latte materno: il primo dono per crescere!

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Il latte materno è il primo alimento nutrizionale della nostra vita!

Nella nostra vita non possiamo fare a meno di mangiare: certo, una necessità per il nostro corpo. Ma diciamocelo: è anche e soprattutto un piacere! E il primo alimento che abbiamo avuto il piacere di assaporare – e che spesso ancora assumiamo senza remore – è il latte. Ma qual è la composizione del latte materno? E perché si dice che sia meglio di qualunque altro latte?

Il primo alimento!

Il latte materno viene prodotto dalla donna fin dal primo giorno dopo il parto e cambia la sua composizione giorno dopo giorno, coerentemente con la necessità del bambino fino allo svezzamento.

  • Nella prima settimana viene prodotto un latte chiamato colostro, ricco di proteine e lipidi, ma anche di enzimi digestivi, globuli bianchi e immunoglobuline! Questo latte, infatti, è in grado dare al bambino una prima linea di difesa contro gli attacchi batterici dell’ambiente che lo circonda. Un primo regalo, forse il più importante, che la madre fa alla sua piccola creatura.
  • Superato il sesto giorno viene prodotto il latte di transizione che contiene molti più grassi e zuccheri, necessari per lo sviluppo che comincia ad accelerare nel suo corpo, mentre sono meno presenti i Sali minerali e le proteine. Con l’aumento delle calorie ingerite, infatti, il bambino può cominciare a crescere di peso e rafforzare il proprio organismo.
  • A partire dalla terza settimana il latte mantiene la sua composizione costante, e tale rimarrà fino allo svezzamento. La composizione di questo latte materno maturo presenta ancora più zuccheri e lipidi, ma può variare durante la suzione. Le prime gocce che verranno ingerite sono infatti più acquose, fatte per calmare la sete, mentre le successive andranno a nutrire correttamente il piccolo.
La composizione del latte materno: il primo dono per crescere!

Diverso latte, diverso tutto!

La composizione del latte materno cambia nel tempo, suzione dopo suzione, anche se parliamo della stessa madre e dello stesso bambino. Allo stesso modo, c’è sicuramente un enorme differenza fra il latte umano e quello prodotto da qualunque altro animale. Tutti i mammiferi infatti producono latte per nutrire i cuccioli, ma ogni animale nasce e cresce in ambienti diversi e ha bisogno di costituenti del latte differenti. Prendiamo l’esempio del latte vaccino: se da un lato acqua e grassi sono in percentuale praticamente gli stessi del latte materno, dall’altro presenta un maggiore contenuto proteico e pochi zuccheri.

Questo perché il vitello appena nato ha bisogno di molte più proteine per fortificare i muscoli che devono sopportare un peso maggiore rispetto a un bambino. Anche l’esempio di un altro mammifero è molto interessante. Il latte di balena è un latte incredibilmente denso e ricco di proteine e grassi, molti più di quelli che potremmo sopportare nella nostra infanzia. Il cucciolo di balena, infatti, ha bisogno di costruirsi uno strato di grasso che funga da scudo contro le basse temperature dell’acqua in cui vive.

E il latte in polvere?

Il latte che possiamo trovare al supermercato come latte in polvere è spesso il più comune sostituto del latte quando una donna non può allattare. Nasce dalla disidratazione del latte vaccino e pertanto presenta la stessa composizione in molecole nutrizionali. O meglio: mantiene questi costituenti se il metodo scelto per rimuovere l’acqua e sterilizzarlo non prevede il riscaldamento! Molti elementi essenziali per il nostro organismo, infatti, sono termolabili, e perdono di qualunque efficacia se entrano in contatto con le alte temperature. Basta pensare alla Vitamina C che già a 60°C si decompone!

Qual è il latte migliore?

La composizione del latte, come abbiamo visto, cambia in base all’origine e ognuno ha proprietà differenti, soprattutto nutrizionali: ogni madre però produce il latte perfetto per il proprio figlio. Questo significa che il latte materno è il migliore? In generale sì: il latte vaccino, come quello di asina, sono i due tipi di latte più vicini a quello umano, ma non lo eguaglieranno mai dato che quello materno è fatto specificamente per l’essere umano. E’ anche vero che in determinate situazioni patologiche o di carenza di specifici grassi, proteine, etc, un latte diverso può aiutare a migliorare il ripristino delle normali funzioni dell’organismo. Una volta tornati alla normalità, però, è sempre preferibile far riprendere l’abitudine della suzione al bambino. Questo è il concetto di latte specie-specifico: la natura ci ha dato la possibilità di ottenere un alimento con tutti i nutrienti necessari per la crescita del nostro corpo e nel giusto rapporto. Perché dovremmo forzarci nel cercarli altrove?

Fonti

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